Ok, hai capito che mi occupo di comunicazione ma vuoi sapere chi sono. E di solito il “chi sono” coincide col “cosa ho fatto e cosa faccio”, giusto?
Quindi inizio col dirti che in un cassetto della mia scrivania trovi una Laurea Triennale dell’Università di Padova in Comunicazione e nell’altro una Laurea Magistrale in Strategie di Comunicazione, sempre dell’Università degli Studi di Padova. Su quest’ultima c’è scritto 106, un voto che trovo più che dignitoso considerando che ho sempre lavorato durante il mio cammino universitario.
Perché tengo le lauree nei cassetti? Non fraintendermi, il mio apprezzamento per il mondo accademico e per l’Università di Padova è smisurato. Solo che non voglio – e non vorrò mai – considerare concluso il mio percorso di studi. E appendere i diplomi al muro mi sa di “fine della storia”.
Ecco perché, oltre a un buon romanzo, mi accompagna ovunque una pila di manuali di digital marketing, advertising, storytelling, grafica, codice, sociologia, teoria e tecnica della comunicazione… (potrei continuare ma gli elenchi lunghi annoiano!).
Il mio pensiero è semplice:
Voglio aiutare persone e aziende a stare bene sul web e a coglierne le opportunità!
Quindi devo conoscere a fondo il mondo online, che si rinnova senza sosta, e devo continuare a studiare anche il mondo offline. I due livelli si riflettono l’uno nell’altro.
I comunicatori più bravi sono ricettivi ad oltranza. Lavorano alla fase di ascolto quanto alla parte tecnica e di sviluppo di messaggi e contenuti. Ho sempre cercato di tenerlo presente quando ho elaborato le strategie di comunicazione online per:
- professionisti;
- aziende;
- brand di varie categorie merceologiche;
- figure politiche.
LA COMUNICAZIONE E LA MIA STORIA (cioè, una piccola parte)
Benché piuttosto gustosi, ti risparmio gli aneddoti legati alla mia infanzia o adolescenza. Non credo t’interessino, giusto? Passo subito ai colpi di scena del mio cammino professionale.
Concluse le superiori, mi sono occupato di promozione di marca e di bar business. Ho partecipato a tour promozionali di brand molto noti nel mondo del beverage e ho gestito i bar di locali di successo nel triveneto, curandone spesso il lancio e l’apertura.
Durante i primi anni di Università, ho venduto elettronica in un punto vendita di una grossa catena. Indossavo una polo arancione e cercavo di aiutare le persone a scoprire il mondo della tecnologia e a trovare l’oggetto perfetto per le loro esigenze.
In quegli anni ho lavorato anche come grafico, occupandomi soprattutto di fotoritocco. Ti svelo un segreto, ma non parlarne in giro: una volta ho dovuto migliorare in foto una modella un po’ fuori forma. Qualche oretta su Photoshop et voilà! Ne è uscita una diva dalla figura perfetta 😉
Ma la vecchia passione per il settore alberghiero non si è mai sopita. Così, in quel periodo, diedi alla luce un progetto personale legato alle case vacanza, un’attività che curo tuttora e che mi ha sempre dato molte soddisfazioni. Nessuno mi toglierà il sorriso fin quando turisti italiani e stranieri potranno vivere al meglio le meraviglie del nostro paese. (Ok, mi scuso e torno subito a parlare di comunicazione digitale!)
Sempre in tempi di Università, ho curato i miei primi progetti di social media marketing per piccoli esercizi e brand. Sai com’è: la parrucchiera sotto casa, la palestra, l’hotel, il marchio di abbigliamento… cose del genere. Nel frattempo mi sono interessato anche al linguaggio video e ai relativi software, studiando ancora una volta la teoria e sporcandomi le mani con la pratica.
Vorrei affidarti I miei social network
Mi capitava inoltre di sviluppare siti web. Ma da zero. Nel senso che, oltre alla parte tecnica, mi occupavo anche della produzione dei testi, foto, video e di tutti i contenuti che potessero raccontare al meglio le abilità di professionisti e aziende. Coordinavo la comunicazione di marca su tutte le piattaforme scelte in fase strategica, basandomi su un solido studio della brand identity.
Cosa significa? Che va capito bene chi sei, cosa vuoi dire e come vuoi farlo. Ciò che segue è questione di tecnica e di stoffa. La prima la puoi imparare, ma la seconda non la trovi certo al supermercato.
Ad ogni modo, grazie all’esperienza che ho acquisito rispetto i vari linguaggi e dinamiche della comunicazione in rete, ho lavorato come digital strategist sia in agenzia che da freelance e sono stato content manager e editor per portali di larga diffusione.
Ora mi occupo anche di formazione aziendale e insegno web marketing e comunicazione digitale negli istituti superiori.
OLTRE IL DIGITALE: TI RACCONTO UN PO’ DI ME
Sono nato tra splendidi scenari delle Domotiti bellunesi, a Pieve di Cadore come il Tiziano. Solo che lui divenne celebre per il rosso, mentre io preferisco il verde. O anche il verde fluo.
Ho abitato e lavorato in paesini di montagna, per l’appunto, ma anche cittadine di provincia e metropoli. Ciascuno di questi ambienti mi ha raccontato molto, dandomi un diverso punto di vista sul mondo e su chi lo vive.
Ho capito che la realtà è fatta dai molti, moltissimi occhi che la osservano. Tanto che non voglio passare troppo tempo a cercare tutte le risposte. Credo che semplicemente valga la pena di essere entusiasti e curiosi. Nonostante il vento, che può essere anche contrario.
In tempi difficili, sport e buone letture mi hanno confortato. In tempi felici, sport e buone letture mi hanno elettrizzato.
Ho giocato un sacco (ma davvero un sacco!) a calcio, e ci gioco tuttora. Anche sulla Mountain bike ho pedalato a dovere, tanto che non mi sembra il caso di fermarmi proprio adesso. Per non parlare della neve: in inverno, gli sci e lo snowboard mi si attaccano ai piedi senza che io me ne accorga! Non mi dispiace il tennis… ah, sono anche istruttore di nord walking.
E le letture? Ah beh, lì è proprio il delirio. Ti ho già detto delle dosi massicce di manuali che mi sparo ogni giorno. Ma adoro anche le biografie di coloro che ritengo grandi esseri umani. E i romanzi classici, cyberpunk, thriller, di fantascienza o realisti. Posso passare con assoluta disinvoltura da Dumas (padre o figlio) a Bukowski. Anche nella stessa settimana.
Per il resto direi di saper apprezzare un po’ tutto ciò che mi circonda, anche se so benissimo che ogni medaglia ha il suo rovescio. A volte basta decidere su cosa posare gli occhi e anche cosa sia meglio raccontare. Ricordando che, in fondo, tutto nasce dal pensiero e dal cuore. Soprattutto la buona comunicazione.